La Bisalta -                       .     
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La Bisalta (o Besimauda) è stata sicuramente in passato una "montagna sacra", sia per il contesto geografico-archeologico in cui si trova, e sia per il fatto di essere un promontorio sulla pianura per cui è visibile da molte direzioni fino a centinaia di chilometri di distanza. Le ricerche effettuate dall'ARS in circa 15 anni hanno poi evidenziato la presenza di menhir, cromlech, strani manufatti. In particolare, si è rinvenuta una "scultura" in pietra alta circa 1 metro e mezzo, raffigurante un individuo con la testa triangolare, di cui parleremo più avanti. A completare il quadro "inquietante" della Bisalta si aggiungono i numerosissimi "avvistamenti" di oggetti misteriosi che si dirigono o provengono da questa montagna e gli inspiegabili "fulmini a ciel sereno" che in varie occasioni hanno ucciso alcuni escursionisti.

Tutto questo ha fatto sì che l'ARS aprisse un ricco "dossier" sulla Bisalta e attualmente vi si effettuano una decina di escursioni all'anno (anche in inverno) per approfondire questi misteri. La zona oggetto di ricerche è (almeno per adesso) il versante rivolto alla valle Pesio, e va dalla Costa Rossa fino al vallone dell'Artondù.
Sono state catalogate centinaia di segnalazioni e di avvenimenti strani accaduti su questa montagna, ne è stata fatta una dettagliata mappa con i toponimi popolari, gli antichi sentieri, e rilevazioni fotografiche di tutta la zona studiata. 
Le notizie riportate in questa pagina sono volutamente molto parziali e riassuntive, anche per il rispetto della privacy delle persone che sono coinvolte negli avvenimenti e per tutelare la "sacralità" dei luoghi. Chi è interessato ad approfondire l'argomento può consultare il dossier completo presso la sede dell'
ARS


Scultura antropomorfa

L'oggetto è senza dubbio un manufatto, e la forma è molto strana con la testa triangolare. Il basamento è levigato, con angolazione tale che la scultura, se appoggiata su un piano orizzontale, penderebbe all'indietro di circa 20°, con lo sguardo puntato quindi a 20° sopra l'orizzonte. La parte posteriore, attualmente appoggiata sul terreno, è ben arrotondata ed abbastanza profonda da contenerne il baricentro. L'altezza è di circa m.1,50.

Croce

A un centinaio di metri a valle dalla "scultura antropomorfa" (vedi sopra) si trova una scultura a forma di croce cristiana, incisa sulla faccia superiore orizzontale di una roccia approssimativamente cubica (circa m.1 di lato). La roccia è posta in posizione dominante sulla vallata e quindi visibile da molta distanza soprattutto dal basso. La croce è incisa abbastanza profondamente, ben visibile e molto regolare (circa cm.10x15), piuttosto erosa dall'acqua piovana, non è orientata secondo i punti cardinali ed il suo braccio destro punta verso la cima della Bisalta (visibile in lontananza). All'estremità del lato lungo (la base) la linea si divide in tre brevi segmenti, come per raffigurare un piedistallo.
A pochi metri c'è un'altra incisione simile, meno visibile, e altre si trovano più a valle. Presso la sede ARS sono esposti i calchi di queste (e di altre) incisioni rupestri.

Incisione ovale e "lampada"

Circa 50 metri più a valle della "croce" (vedi sopra), sulla stessa dorsale, si trova una incisione sulla superficie orizzontale di un grosso masso, con la forma approssimativamente ovale del diametro maggiore di circa 14 cm. e profonda cm.1 (vedi foto a sinistra). Pochi metri distante si trova una piccola "scodella" scavata sulla sommità aguzza di un masso alto circa m.1,50 (vedi foto a destra). Questa "scodella" (cm. 15 circa) è annerita all'interno come se fosse stata utilizzata per accendervi un fuoco di segnalazione (in realtà si tratta di deposito): da qui il nome di "lampada" che le abbiamo attribuito. Da queste due incisioni è ben visibile il sovrastante cubo di roccia che ospita la "croce".
Presso la sede ARS sono esposti i calchi di queste (e di altre) incisioni rupestri.

Grande menhir

Menhir posto lungo il percorso che conduce alla cima del monte. Altezza circa m. 1,80.

fTesta antropomorfa

Testa antropomorfa posta sulla sommità di una cresta rocciosa. Potrebbe trattarsi di una formazione naturale, in quanto non sono state riscontrate tracce di scultura: rimane comunque un oggetto molto curioso, alto parecchi metri e con le fattezze del naso, dell'occhio, dell'orecchio e della nuca ben visibili.

Piccoli menhir

Tutta la zona è ricca di rocce simili a menhir, e alcune di esse danno l'impressione di non essere naturali, e spesso la loro posizione è indicatrice di passaggi o di luoghi di particolare suggestione.

Bersaglio militare

Negli anni '70 la Bisalta era bersaglio delle esercitazioni dell'artiglieria pesante, che con pesanti cannoni effettuava tiri tutte le settimane da alcuni prati presso Roracco, a Villanova Mondovì, e da altri posti tra cui Peveragno e Pianfei. La fotografia riprende uno di questi cannoni (appunto a Roracco), che gli abitanti della zona ben ricordano poichè a volte si impantanavano nel fango.

Strani abitanti

Nel secolo scorso, diverse persone erano solite recarsi a piedi, nell' autunno, da Villanova Mondovì ad una località della Francia per lavorare alla raccolta del legname. Durante questo tragitto transitavano nei pressi della Bisalta, e raccontavano di passare in un luogo in quota dove si trovavano bambini dalla pelle molto chiara, quasi albini, ai quali dava molto fastidio la luce del sole da renderli quasi ciechi, e che fuggivano spaventati al loro passaggio.

All'inizio degli anni '80 un uomo scendeva a piedi dalla Bisalta, sul versante verso ovest. Si accorge di essere inseguito da un globo luminoso delle dimensioni di un pallone, che gli si avvicina sempre di più aumentando di dimensioni.
Preso dal panico, egli comincia a correre per la discesa, sempre inseguito.
Arriva così alla frazione XXX, dove gli abitanti escono dalle case attirati dalle sue urla, e vedono il globo luminoso che, diventato grande più della persona la ingloba e poi si dissolve, lasciando illeso il malcapitato.


In un giorno d'autunno del 1975 alle 12,15, da Prato Nevoso si assisteva a tre forti esplosioni nel cielo sopra la Bisalta accompagnate da tre lampi ben visibili. Molti i testimoni oculari. Verso le 14 una squadra di soccorso alpino partiva da un paese in fondovalle temendo lo schianto di un aereo, ma trovava tutti i sentieri di accesso al monte bloccati da elicotteri della Marina militare.
Il sig. XXX, a quei tempi presso un ministero, parlò in via ufficiosa di missili lanciati da una nave militare . . .
Due-tre anni dopo si parlò di un meteorite su una rivista di astronomia, ma con spiegazioni del tutto inesaurienti e sospettosamente tardive.


Altri misteri ?

Per questo argomento, vedere i numerosi riferimenti alla Bisalta nella pagina Avvistamenti Oggetti Volanti nel Monregalese.
Negli ultimi anni questi fenomeni sono continuati ad un ritmo molto sostenuto. Ultimamente sono avvenuti avvistamenti molto ravvicinati e con importanti fenomeni collaterali. Il materiale raccolto fino al 2013 è visionabile presso l'ARS per chi fosse seriamente interessato, e data la delicatezza e la pericolosità dell'argomento esso non verrà trattato su queste pagine.