Mostra-museo didattico sezione
Storia
ed
|
circa 100 fotografie con relative didascalie, riguardanti la storia di Villanova Mondovì ed in generale della valle Ellero e del Monregalese, divise in vari argomenti che qui riassumiamo. Per ogni argomento trattato sono esposte decine di fotografie con didascalie ed ulteriori spiegazioni.
La preistoria
60 milioni
di anni fa, la zona di
Villanova si trovava molte centinaia di metri sotto il livello del mare.
Ne sono testimonianza le numerose conchiglie fossili che si trovano nei
dintorni, in particolare a Monastero Vasco, Pianfei e Frabosa.
I Celti
Anno 1000
a.C. circa. Molti
secoli avanti Cristo, tribù di popolazioni celto-liguri vivevano in questa
zona di pastorizia e di scarsa agricoltura.
Nelle alte vallate la vita era ad un livello molto primitivo e tra questi
abitanti, che vennero poi chiamati dai Romani “Liguri Montani” o “Liguri
capillati” a causa dei loro lunghi capelli, viveva la tribù degli Elli da
cui prese nome il fiume Ellero.
Dalle tracce lasciate da questi popoli di cultura celtica restano oggi alcune
costruzioni megalitiche (dolmen e menhir), oltre a numerosi vocaboli tipici
del nostro dialetto e a nomi di località.
I Barbari
Verso l’anno
200 in Italia si
susseguono le invasioni barbariche: i Visigoti, Attila, i Vandali, Odoacre con
gli Eruli, i Rugi, i Sciti, i Turcilingi, gli Ostrogoti, i Greci, i Longobardi
ed infine i Franchi.
Nelle zone montane, però, quasi non ci si accorge di ciò che accade in
pianura: la vita prosegue normalmente tra pastorizia ed agricoltura.
Sotto i Franchi di Carlo Magno il territorio di Villanova viene assegnato alla
contea di Bredolo con capitale Bredulum (presso Breolungi).
I Romani
Nel 124
a.C. il condottiero
romano Fulvio Flacco conquista le Alpi Marittime tra cui i territori dei
Liguri Montani e li assoggetta alla sovranità di Roma.
Nell’anno 99 a.C. viene loro concessa la cittadinanza romana come
appartenenti alla tribù Camillia.
Venne poi costruita da Pompeo Strabone una strada, detta Via Pompea, che univa
Alba Pompeia (l’attuale Alba) con Alba Ingauna (Albenga) passando attraverso
la valle Ellero. Questa strada era molto importante per il commercio tra la
Liguria e le nostre vallate: essendo usata anche per il commercio del sale
veniva chiamata “Via del Sale”.
Lungo tale strada fiorirono alcuni paesi: Gragnasco alla confluenza del fiume
Ellero col Maudagna, Grafiasco ai piedi della rupe di Santa Lucia, Roccaforte,
e Subteniano oltre Rastello. Questi paesi verranno in seguito completamente
distrutti dalle piene dell’Ellero e dalla peste, e di loro non rimarrà
alcuna traccia.
I Saraceni
Nell’anno
889 sbarcano a
Frassineto, vicino all’attuale Nizza, i Saraceni, pirati arabi che in pochi
decenni, ispirati dalle parole di Maometto “andate ed uccidete gli infedeli
in tutto il mondo”, avevano conquistato tutto il Medio Oriente, l’Africa
settentrionale, la Spagna, la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.
Da Frassineto essi occupano gran parte delle Alpi Occidentali giungendo fino
alla Svizzera, ed anche Villanova si trova vittima di quei sanguinari invasori
che costruiscono od occupano numerosi castelli.
Castelli o torri di vedetta erano a Roccaforte, a Frabosa, a Pogliola, a
Roracco, ai Baracchi, ecc.
Sono anni terribili per le popolazioni di questi luoghi, e solo nel 975 avrà
termine la presenza saracena, anche se molti di essi si stabiliranno
definitivamente nei nostri paesi mescolandosi con gli abitanti.
Rimangono tracce della loro presenza i ruderi dei loro castelli, numerose
leggende e tradizioni e molti vocaboli nel dialetto locale.
Il Medioevo
Eccezionali
alluvioni e terremoti distruggono i raccolti e numerosi edifici nel giorno
della Pentecoste dell’anno 1502,
e forti terremoti si ripetono nel mese di settembre.
Nell’anno successivo, a causa di epidemie e dei raccolti devastati, c’è
una grave carestia e molti muoiono di fame.
Nel 1630
si scatena in tutta Italia una terribile epidemia di peste, e la zona di
Villanova ne viene duramente colpita: muoiono circa i due terzi della
popolazione.
L’esclamazione “cuntacc” (contagio) tuttora in uso risale a quel
periodo, e testimonia quale terrore incutesse il pensiero di contagio della
malattia.
Anno 1238
Viene
completamente distrutto dalle piene dell’Ellero il vecchio paese di
Villanova che si trovava ai piedi della collina verso Roccaforte, nella zona
chiamata San Nicolao in memoria della vecchia chiesa parrocchiale anch’essa
completamente distrutta.
Gli abitanti iniziano la costruzione di una nuova città sull’altura verso
il monte Momborco (ora M.Calvario) dove viene pure costruita la chiesa di
Santa Caterina ed il castello, sotto il dominio dei Signori di Morozzo.
Il paese così completamente ricostruito viene chiamato Villa Nuova.
Anno 1369
Dopo un breve
periodo di dipendenza dalla città di Monte Regale (Mondovì), Villanova viene
occupata dalle truppe del Duca di Milano, Galeazzo Visconti.
In questo periodo vengono rinforzate le fortificazioni, costruite solide mura
ed una bastita: il campanile della chiesa di Santa Caterina serve da torre di
vedetta. Solo tre porte permettono l’accesso alla città fortificata: la
Porta del Fango, la Porta Bonna e la Porta Caterina.
Anno 1554
Il 3 aprile
1554 i Francesi assaltano Villanova. Circondano la città da ogni parte e man
mano che avanzano incendiano tutte le case e collocano 9 pezzi di artiglieria
sull’altura verso monte Calvario in posizione dominante il paese.
La battaglia è accanita ed i Francesi riescono con bombardamento ad aprire
una breccia nel muro di cinta e ad entrare nella città fortificata.
Si combatte corpo a corpo, casa per casa, uccidendo, saccheggiando ed
incendiando le case.
Anno 1799
Già da un
anno tutto il Piemonte era stato annesso alla Repubblica Francese da Napoleone
Bonaparte, ma i villanovesi erano sempre pronti a scontrarsi al primo incontro
coi Francesi.
Il 13 maggio 1799 i Francesi giungono a Villanova e, dopo una strenua difesa
da parte dei cittadini, saccheggiano la città e vi si trattengono per oltre
un mese, depredando ogni genere alimentare ed il bestiame, e commettendo ogni
crudeltà verso la popolazione.
Il dominio francese durerà fino al 1814.
Verranno
in seguito aggiunte nuove fotografie e nuovi argomenti